In italia manca il riconoscimento della professionalità

In Italia, a livello governativo, manca una conoscenza del Mondo degli eventi e il riconoscimento della professionalità di un settore che ha da anni un forte impatto sul PIL. La campagna di vaccinazione contro il Coronavirus in Italia “L'Italia rinasce con un fiore”, è l’ennesima dimostrazione della grave non conoscenza, a livello governativo, del settore degli eventi, della sua grande professionalità e dell’impatto che ha sul nostro PIL.


Il commissario straordinario Domenico Arcuri nel presentare il simbolo della campagna di vaccinazione contro il Coronavirus in Italia (un fiore, ideato dall’architetto Stefano Boeri) ha annunciato che “nelle città ci saranno 300 punti di somministrazione all’inizio e 1500 nei periodi di massa”, aggiungendo che, per l’occasione, “saranno costruite strutture cilindriche temporanee”.

Detta così per l’ennesima volta saremmo di fronte a una soluzione che, oltre ad allungare i tempi, produrrà una spesa assurda. In Italia, infatti, il materiale per fare degli hot spot a regola d’arte esiste già.

Basterebbe ricorrere all'affitto dalle aziende della event industry, con un grande risparmio di denaro pubblico e maggiore efficienza nelle tempistiche di realizzazione. Nei magazzini, infatti, giacciono inutilizzati milioni di mq2 di tensostrutture, gazebo, pareti mobili, sedie, fermi da quasi un anno a causa del fermo del settore degli eventi, delle fiere e dell’entertainment.

Realizzare strutture ex novo ha l’indubbio vantaggio di garantire un ritorno positivo a livello di immagine pubblica, mentre numerosi sono gli svantaggi.

- tempi di realizzazione di almeno 60 giorni esclusi i montaggi;
- tutto cio che è circolare rende l’allestimento dei divisori interni molto piu dispendioso e complesso;
- il costo di realizzazione della sola struttura potrebbe essere tra i € 200/300 al mq2 nella migliore delle ipotesi, contro un prezzo di noleggio medio mensile che si puo ipotizzare in € 15 mq2;
- spreco di risorse come energia elettrica, metalli, PVC, legno;
- distribuzione complessa in tutta italia, poiché chi si aggiudicherà l’appalto per la costruzione poi dovrà spedire in tutte le 21 regioni e formare il personale per il montaggio.

Di contro, utilizzare strutture esistenti dà un impatto mediatico sicuramente inferiore, ma assicura:

- tempi di consegna veloci su tutto il territorio nazionale (è un mercato che gia esiste ed ha strutture a sufficienza);
- semplificazione nella gestione interna degli spazi e dei flussi di entrata e uscita;
- possibilità di realizzare molte più strutture, magari piu piccole per evitare assembramenti;
- al posto di dare fondo perduto ad aziende in crisi si darebbe un po' di respiro al mercato, con un beneficio per tutti.

Sulla vicenda si è espresso Alfredo Accatino, uno dei più affermati creativi di eventi italiani, che ha lamentato la mancata consultazione di addetti ai lavori per la gestione operativa del tour.

“Sono certo che Boeri abbia risposto alla chiamata con spirito di servizio e impegno civile, ma mi auguro che il suo concept sia stato poi affiancato dal lavoro di un team specializzato. I tour sono eventi complessi e ’idea e la struttura sono solo uno dei tanti elementi che lo compongono”.

“Le agenzie sono le uniche in grado di pianificare un masterplan estremamente impegnativo, che prevede concessione e occupazione del suolo pubblico, montaggio, smontaggio, trasporto delle strutture e delle tecnologie, creazione dei contenuti, gestione e formazione del personale, animazione, ovviamente nel rispetto di tutte le normative vigenti”.

"Sarebbe molto grave - ha sottolineato Accatino – se non fossero state coinvolte strutture di questa tipologia, anche in fase di consultazione o a titolo volontario, perché esistono specifici professionali che devono essere individuati e rispettati”.

“Nessuno ci ha mai chiesto, per fortuna, di costruire un grattacielo, nè noi effettuiamo di solito operazioni a cuore aperto. La verità è che in Italia, a livello governativo, manca ancora una conoscenza del nostro settore e il riconoscimento di una professionalità che non si inventa dall’oggi al domani. Il rischio è che questa operazione, per quanto fatta con il cuore – ha concluso il noto professionista - potrebbe avere costi nascosti in grado di danneggiare la stessa efficacia della campagna".

Fonte: e20express
 

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