Comunicazione e scelta dei fornitori ai tempi del Covid: vincono buone maniere e gentilezza
Un sondaggio rivela che nell’era della pandemia educazione e cordialità sono indicatori importanti nella scelta di un consulente o un fornitore di servizi. La scelta etica di Eventgarde.
Come si scelgono i fornitori nell’era Covid? E come comunicare coi clienti? La pandemia ha stravolto completamente il mondo del lavoro e tra le categorie che hanno accusato maggiormente il colpo figurano i lavoratori a partita IVA. A loro è stato rivolto il sondaggio di Deraweb, brand del gruppo SunDera, che si occupa della fornitura di servizi digitali a liberi professionisti e microimprese, per comprendere quali fossero gli indicatori più importanti nella scelta di un erogatore di un servizio nell’era digitale.
Oltre al prevedibile “affidabilità del partner in termini di servizio e solvibilità” (38%) i gradini più alti del podio sono stati ricoperti da aspetti legati alla gentilezza e all’educazione (46%). Ciò vuol dire che buone maniere e cordialità ossono determinanti nella scelta di un’azienda o di un professionista. Soprattutto oggi, che viviamo in una società individualista e poco educata, la gentilezza e il garbo, se realmente autentici, possono diventare degli alleati utilissimi nel mondo degli affari.
Anche in caso di comunicazione digitale, le relazioni sono sempre interconnessioni tra individui che reagiscono in modo diverso allo stesso messaggio, se è posto in modo perentorio o garbato. Quando vengono meno gli elementi della comunicazione fisica (linguaggio del corpo, mimica facciale, tono della voce) è determinante legare ogni singolo processo comunicativo secondo dei processi di garbo. Per questo motivo ogni azienda, così come ogni libero professionista, dovrebbe settare il proprio impianto digitale (sito web, social network, mailing) e il proprio personale in azienda verso un approccio educato e civile, in modo da evocare al cliente finale o potenziale, un’esperienza positiva e rassicurante.